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mercoledì 7 marzo 2018

Recensione : Anna di Niccolò Ammaniti

 
SCHEDA TECNICA

 
Titolo: Anna
Autore: Niccolò Ammaniti
Editore: Einaudi
Pubblicazione: 9 Maggio 2017
Pagine: 304
Collana: Einaudi. Stile libero big
Formato : Kindle, cartaceo
 
Valutazione
 
Anna, così piccola ma già responsabile e con le idee chiare.
Anna, a soli 12 anni, le viene affidata dalla mamma, tramite una diario, la responsabilità' di crescere il suo fratellino Astor di appena 4 anni in una vita apocalittica, in cui tutti gli adulti muoiono colpiti da una malattia, chiamata "la Rossa", mentre i bambini sono gli unici a rimanere immuni sino all'età' della pubertà.
"Il braccio coperto di macchie rosse e croste scure era attaccato a una flebo vuota. Il virus l’aveva ridotta a uno scheletro ansimante, ricoperto di pelle secca e pustolosa, ma non era riuscito a strapparle tutta la bellezza, che si scorgeva nella forma degli zigomi e nel naso all’insú".
Anna dovrà cercare però il fratellino rapito da bambino.
I bambini sono soli, terrorizzati, con la sola convinzione di riuscire a vivere facendo quello che vogliono. Anna affronterà fatiche a lei ignote,  che la porteranno a scoprire che gli orfani che incontra hanno il solo obiettivo di sopravvivenza, vivendo senza più regole e senza punti di riferimento. Mentre in lei rimane vivo e chiaro il compito affidatogli. 
Libro a mio avviso molto duro e a tratti perverso.
 Stavo per mollarne la lettura, ma qualcosa, non so definire cosa: curiosità forse, mi ha accompagnata nel suo proseguimento. Sono riuscita a giungere alla conclusione con tanta amarezza nel cuore immaginando che Anna sia mia figlia.
Linguaggio duro utilizzato dai bambini piccoli, ricamato da parolacce e da azioni non abbinabili a dei bambini e che hanno disturbato la mia lettura e il mio giudizio. 
Prevale l'intolleranza,  la prepotenza e la volgarità in un mondo fatto solo di bambini,  che essendo gli unici sopravvissuti, sono abbandonati a se stessi, senza linee guida e di riferimento. 
Tra i bambini vige la legge della sopravvivenza del più forte (quello che picchia, quello senza regole). Ma nonostante tutto si evince l'innocenza tipica dei bambini in quei passi del romanzo in cui sono convinti , che una Bambinona di nome Picciridda  riesca a sconfiggere la "Rossa" portandole dei doni.
Astori è vittima di quella losca mandria di bambini inferociti e schiavi di un dio illusorio.
Concludendo , non mi ha entusiasmato più di tanto se non nelle ultime pagine  in cui mi sono emozionata e rammarica.
 
Recensione scritta da La Chicca
 

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