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venerdì 27 aprile 2018

Recensione: Nel vento d'Irlanda di Luisa Barbera

 
 
 

 
SCHEDA TECNICA

 
Titolo: Nel vento d'Irlanda
Autore: Luisa Barbera
Pagine: 180
Pubblicazione: 31 Dicembre 1999
Genere: Gialli / Thriller
Formati: Kindle, cartaceo
 
Valutazione
 
Sulle note di un’oscura ballata, un delitto quasi perfetto, un’avvincente caccia al tesoro, una tenera storia d’amore.
Laura, vita tranquilla tra esami universitari e una tutto sommato monotona relazione a distanza con Simon, studente a Dublino, si trova improvvisamente catapultata in un incubo “giallo” fatto di efferati omicidi, antichi dobloni d’argento, tesori abbandonati da pirati, credenze popolari e castelli infestati da fantasmi più o meno reali.
Il tutto sullo sfondo di una natura prorompente e selvaggia quale quella della sconfinata brughiera irlandese.
 
È una bella storia che si dipana tra misteri, castelli, fantasmi e antichi tesori da ritrovare...e naturalmente un assassinio, anzi due.
Si legge piacevolmente anche se a volte la scrittrice si lascia andare a ingenui stereotipi che fanno un po' sorridere.
Comunque il racconto cattura l'interesse e si viene catapultati in una Irlanda lontana ed arcana, dove tutto è labile...e presente e passato si intrecciano ad ogni angolo.
La giovane Sherlock Holmes italiana, ospite del castello, riesce a mettere insieme tutti gli indizi ancor prima che arrivi l'impeccabile ispettore di polizia irlandese.
È un racconto che soddisferà chi ama castelli e fantasmi.
"...Scalza, magrissima, con le labbra color della terra e lunghi capelli scuri, sciolti disordinatamente sulle spalle, appiccicati alle guance e alla fronte madida di sudore: gli occhi velati, smarriti nel vuoto, e segnati da profonde occhiaie. Sembrava non rendersi conto della nostra presenza. Tremava e il suo respiro ansante scandiva tetro il passare dei secondi.
«Megan, santo cielo!» Shannon si precipitò incontro alla ragazza e l’abbracciò. «Figlia mia!» l’ammonì dolcemente: «Come sei arrivata fin qui? Mio Dio, sei tutta bagnata! Non puoi girare così per casa: te l’ho detto centinaia di volte di non venire al castello; torna a letto: hai bisogno di riposare!»
 «Madre... madre... il fuoco, aiutatemi!» invocò Megan con un filo di voce...."
 
Recensione scritta da Elvira

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