Lettori fissi

sabato 13 gennaio 2018

Recensione: Magari domani resto di Lorenzo Marone


SCHEDA TECNICA

 
Titolo: Magari domani resto
Autore: Lorenzo Marone
Editore: Feltrinelli
Pagine: 315
Pubblicazione: 9 Febbraio 2017
Formato: Kindle; cartaceo
Collana: I Narratori
 
Valutazione
 
 
La storia è ambientata a Napoli nei Quartieri Spagnoli e la protagonista è Luce, una 35enne che si è laureata in giurisprudenza ed ora fa l'avvocato presso lo studio di Arminio Geronimo dove però le vengono spesso e volentieri assegnati casi di poco conto. Luce è una donna onesta, tenace, fragile, testarda e con un forte senso di giustizia.
In realtà in questo romanzo, vari sono i protagonisti di cui le loro vite si intrecciano come in un canestro .
A Luce, viene affidato il caso di Carmen, una mamma che rischia di perdere il proprio figlio in seguito al divorzio dal marito , la cui vita si circonda di malviventi.
Luce è la professionista adatta a seguire un caso del genere e in grado di lottare per i diritti della donna e del bambino.  
Ma Kevin, il bambino, viene affidato proprio a lei ; così entrando a contatto con lui e conoscendolo meglio, tutto ciò che aveva intuito, tramite osservazione , le viene confermato.
Carmen è una madre che nonostante le difficoltà sta cercando di dare a Kevin un futuro migliore tenendolo lontano, a costo anche della propria vita, dal mondo losco e oscuro nel quale è invischiato il padre.
Luce vive con Cane Superiore detto anche Alleria  arrivato nella sua vita proprio quando aveva  bisogno di qualcuno che le stesse accanto.
Il padre l'ha abbandonata quando era bambina fuggendo senza darle una spiegazione in Sud-America, senza farvi più ritorno e andando incontro alla morte; ma nonostante tutto, non è mai riuscita ad odiarlo. È stato proprio lui a chiamarla  Luce di Notte, un nome unico per una figlia straordinaria. Questo vuoto però, nel corso degli anni è divenuto sempre più pressante e impossibile da sopportare e supportare, per farlo , Luce si è rinchiusa in un guscio protettivo , in una corazza tanto spessa da impedirle di essere scalfita dalla pur minima delusione e sofferenza. Questa corazza è stata la sua debolezza ma la sua forza allo stesso tempo.  
L'arrivo di Kevin nella vita di Luce la cambia totalmente, le permette di vedere la vita da un'altra prospettiva con l'ingenuità e la spensieratezza di un bambino dolcissimo.
Non può mancare una menzione anche per il personaggio di Don Vittorio, il confidente di Luce, un uomo che nonostante le difficoltà che ha dovuto affrontare vive ogni giorno come una benedizione e che sa trovare il lato positivo in ogni cosa, sa farla riflettere e capire che non tutto è perduto,  per tutti esiste nella vita una seconda possibilità; niente è mai perduto.
Immagine correlata

Libro di grande spessore emotivo in cui la speranza e la redenzione attirano l'interesse del lettore.
Ma, come sempre accade, ogni autore, rompe la magia della lettura utilizzando una forma linguistica a mio dire, impropria. In questo caso, mi riferisco ad un uso eccessivo di parole  dialettali, ogni tanto ci potrebbero anche stare per accentuare e rendere comprensibili al lettori alcuni concetti, ma l' eccesso  rovina il tutto; qui sono presenti praticamente  due espressioni dialettali ogni tre parole, a mio avviso inutili e inadatte al contesto; il risultato è ottenere l'effetto opposto, ossia  disturbarne la lettura e renderla incomprensibile laddove manchino di traduzione; più di una volta mi è capitato di non capirne il significato e di doverlo andare a cercare su Google.
 Probabilmente è un mio limite ma è una cosa che proprio non sopporto nei romanzi e che ha influenzato negativamente il mio "giudizio finale" perchè non mi ha dato modo di apprezzarlo appieno.
L'inizio l'ho trovato un po' lento, sembrava non si arrivasse mai al punto e non mi sono piaciuti i continui cambi repentini tra presente e passato ogni qualvolta a Luce tornasse in mente un avvenimento del suo passato che si ricollegava a quello che stava vivendo. Troppi flashback e troppi salti temporali .
Durante tutto il percorso, invece di una lettura, sembrava  una chiacchierata tra vecchie amiche  che si incontrano al bar e si raccontano le loro vicissitudini; un flusso di pensieri spesso confusi  che a volte offuscavano la mia lucidità perdendo il filo  conduttore della vicenda ,soprattutto nella prima parte.
Ma devo dare i meriti che spettano all'autore, nell' aver creato un lavoro eccellente nel dare forma ai suoi personaggi ed è riuscito a farmeli apprezzare sin da subito e farmi affezionare a loro, anche a quelli secondari, che appaiono solo per poche scene ma che ti rimangono impressi, come la nonna di Luce, uno dei personaggi  più  amato.
Questo romanzo ci fa capire che spesso sono le persone, da cui ci aspettiamo meno, ad insegnarci qualcosa . Avvenimenti e incontri fanno capire a Luce che desidera una vita differente anche se lei è intimorita dal cambiamento. Il suo lavoro non riesce più ad appagarla, per quanto prima lo facesse, ed aver fatto la conoscenza di Kevin sviluppa in lei quel senso materno a cui è sempre fuggita mascherandolo come una sua mancanza . Quante volte abbiamo sentito la frase: " Non è nata per fare la madre"?
Ci sono passaggi davvero toccanti che fanno capire a noi e a Luce che forse è arrivato il momento di pensare alle cose belle che la vita ci ha donato senza piangersi addosso; il nostro futuro lo decidiamo noi, non quello che abbiamo vissuto.
Leggere questa storia mi ha fatto riflettere su molte cose e me le ha fatte guardare da una prospettiva differente.
L'autore riesce come pochi a farti entrare dentro i suoi personaggi, ad entrare in empatia con loro, a farti emozionare insieme a loro rendendo difficile l'addio dell'ultima pagina.
Il finale mi ha lasciato un po' perplessa, mi è sembrato poco realistico, come se la storia dovesse concludersi come un lieto fine per tutti ed ha tolto secondo me al romanzo tutto il realismo, il suo essere così tangibile, che aveva avuto fino a quel momento.
Lo stesso caso su cui si è trovata inizialmente Luce ad indagare, il punto da cui tutto inizia, si risolve in modo troppo semplice, banale e insensato rendendo il personaggio del padre di Kevin poco vero. Come se, l'autore abbia voluto chiudere in fretta la storia. Mancanza di idee o stanchezza?
Peccato per quelle poche note negative.

 
 
Recensione scritta da Diary of a reader





Segnalazione. Ivory il romanzo di Ross Cage



SCHEDA TECNICA

 
Autore: Ross Cage
Titolo: Ivory
Genere: Contemporaneo/Erotico
Pag: 71
Autore: Amazon Self publishing
Formato: ebook
Prezzo: 1,99 £
Data di pubblicazione: 25 novembre 2017
 
 
George è un pittore di talento che conduce una vita dissoluta ad Atlanta. Un giorno i suoi occhi si posano su una giovane sconosciuta dalla pelle d'avorio e ne rimane ammaliato. Decide così di farne la sua nuova musa; peccato che la passionale Linda, la sua attuale modella, non sia per nulla intenzionata a lasciarselo sfuggire. La donna farà davvero di tutto per l'uomo che ama e verso cui prova un insano attaccamento.



Fu allora che George la vide. Lei era lì, ferma a bordo strada dietro una utilitaria, il volto pallido che scrutava il traffico aspettando forse qualcuno. George rallentò istintivamente, gli occhi grigi fissi su quella figura slanciata avvolta in un soprabito rosso scarlatto che le danzava attorno alle lunghe gambe fasciate in collant scuri, i capelli corvini che le carezzavano le guance e il collo delicato. Rapito, ne ammirò i lineamenti fini e le labbra tinte dello stesso colore del soprabito, simili a petali insanguinati adagiati su una stola d’ermellino. Furono però gli occhi a colpirlo, scuri e profondi, distanti e velatamente tristi, come se in attesa di qualcosa che erano consci non sarebbe arrivata.



Risultati immagini per ivory romanzo erotico

 


venerdì 12 gennaio 2018

Spazio nuovi autori: recensione di "Una giornata bestiale" dell'autore Vincenzo Carriero

 

SCHEDA TECNICA

 
Titolo: Una giornata bestiale
Autore: Vincenzo Carriero
Editore: 0111 Edizioni
Pagine: 127
Pubblicazione: 28 Novembre 2017
Formato: Kindle; cartaceo 

Valutazione
Avete mai pensato al momento preciso della vostra morte? Avete presente l'angoscia? Il terrore puro del trapasso? Ecco, quella era la sensazione che stavo provando...
 
 
Nel '900 Sigmund Freud cercò di spiegare nella sua opera “L'interpretazione dei sogni” che cosa accade alla mente umana durante il sonno e perché l’uomo sogna. Giunse alla conclusione che il sogno sarebbe la realizzazione allucinatoria di quelle situazioni che avvengono durante la giornata e creano nell’individuo sensazioni esasperate oltre i limiti sia in positivo che in negativo. Vi starete chiedendo ora il collegamento tra Freud con la recensione e il romanzo.
Ve lo spiego subito.
E’ ciò che accade ad Enzo, il protagonista del romanzo “Una giornata bestiale” di Vincenzo Carriero; il sogno è il perno centrale di tutto il romanzo. E la domanda sorge spontanea: “ Sogno o son desto”?
Difficile dare una risposta, per tutto il percorso della lettura; solo alla fine (forse) il lettore riuscirà a darla, a seconda della sua attitudine alla comprensione.
Enzo rappresenta il cittadino medio che cerca di affrontare quotidianamente le sfide che la  giornata li riserva già a partire dal primo mattino. Problemi legati alla sopravvivenza, ai debiti, a Equitalia, a garantire i mezzi di sussistenza alla sua famiglia e mantenere in piedi l’attività commerciale che presenta dei grossi ammanchi in cassa. Grossi problemi esistenziali che negli ultimi anni colpiscono tutti noi indistintamente.
Così nella disperazione, come per sfuggire alla sua crudele realtà, accade ad Enzo qualcosa di strano.
Un viaggio onirico in compagnia di un androgino, in quanto mai nato, in cui si rifugia, alla ricerca di una soluzione ai suoi tanti problemi, ma soprattutto per rimettere in carreggiata la sua vita , dirottata con la forza a causa di scelte sbagliate.
“Ho smesso di avere una coscienza dal lontano 2005 , da quando sono morto e risorto dai miei fallimenti. Sono rinato, ora sono un uomo diverso. Ho deciso di non farmi più fare fesso e di essere un maledetto egoista”.
Un viaggio confuso, in cui le idee e i ricordi appaiono ad Enzo caotici e frammentari, ma soprattutto in cui le allucinazioni vengono scambiate come realtà. Confusione che coinvolge inizialmente anche il lettore che si trova proiettato improvvisamente in una dimensione surreale.
Un viaggio doloroso ma allo stesso tempo ironico in seguito a  situazioni assurde in cui Enzo si ritrova intrappolato.
E’ come se l’autore, avesse scritto il viaggio della Divina Commedia in versione ironica e satirica, inserendo espressioni dialettali napoletane " o'ccafè, 'o fridd ncuoll ( il freddo addosso), che jurnata ch'è schiarata"...che alleggeriscono la pressione psicologica creata per il lettore. ( Una piccola parentesi: Evviva i dialetti, patrimonio dell'umanità).
Così come Dante attraversa l’Inferno e il Purgatorio per ritrovare la sua amata in Paradiso,  così Enzo ripercorre lo stesso tratto per risanare la sua mente e il suo spirito e risolvere i suoi problemi; la differenza tra Dante ed Enzo è rappresentata dal tempo in cui tale viaggio avviene: Dante ripercorre il viaggio in una settimana, Enzo in una notte.
" D'un tratto una luce bianca abbagliante mi costrinse a chiudere gli occhi.
 - Dobbiamo andare verso la luce- disse Capitone.
Avanzammo con fatica riparandoci gli occhi per non essere accecati, fino a quando ci accorgemmo di essere circondati da centinaia di mani che ci sfioravano, ci toccavano, ci accarezzavano e ci trattenevano. [...]
 - Che sono tutte queste mani- chiesi a Capitone.
- Sono le anime del Purgatorio che ci spingono fuori dal mondo di mezzo [...] -"
Romanzo interessante ma complicato; linguaggio semplice con locuzioni simpatiche che rendono fruibile la storia, ma purtroppo affiancate  da vocaboli volgari che rovinano l’ironia creata da quella forza dialettale, tipica dello splendido popolo napoletano, appesantendone la lettura. Ma se debbo esser sincera, dopo aver avuto un piccolo scambio di messaggi con l'autore, ho capito che tali espressioni a mio dire "volgari", sono in realtà spontanee, rendendolo assai simpatico.
Ma al di là di ciò, il romanzo merita tanta attenzione, in quanto l’autore tra il serio e il faceto, descrive la situazione critica che ha travolto tutti noi negli ultimi anni a causa di scelte politiche sbagliate con conseguente crisi e declino economico del nostro paese. Ogni giorno , i TG, ci rendono partecipi di suicidi e decolli psicologici a causa della perdita di lavoro e della dignità.
"L'ansia che cresce. La sento nel petto. Il cuore batte ancora, forte, allegro, intermittente . Sento arrivare il mostro. Lo sento crescere dentro. Si alimenta della mia paura , della paura di vivere, della paura della miseria, della paura di non farcela..."
Sarebbe bello, così come accade ad Enzo di risvegliarci da questo incubo e ritrovare quel periodo florido che ci rese orgogliosi di essere italiani.
"Erano le sette meno un quarto quando il telefono squillò con quella suoneria orribile, monotona e assordante. Mi alzai di botto urlando e sudando. Mi guardai attorno e riconobbi la mia stanza, la mia casa, le mie cose. Avevo fatto uno strano sogno. Ancora quell'incubo ricorrente. [...] A un tratto il citofono trillò due volte. Era il postino. [...] Mia moglie scese tutta contenta , aprì la busta con le mai tremanti e disse:
- Toh, guarda; un altro rimborso da Equitalia -.





 
(Cliccare sui banner per il link di informazione)
 

Spazio nuovi autori: segnalazione libro " I cavalieri templari" di Domizio Cipriani




SCHEDA TECNICA

 
Autore: Domizio Cipriani
Titolo: I cavalieri templari
Editore: BastogiLibri
Pagine: 118
Pubblicazione: 20 Ottobre 2017
Collana: Pensiero e Spiritualità
Formato: Cartaceo




Il tempo di sfogliare la prima pagina e ci ritroviamo catapultati nel XII secolo, intorno al 1118/19 dove, come ci racconta Guglielmo di Tiro: "…alcuni nobili cavalieri, pieni di devozione per Dio, religiosi e timorati di Dio, rimettendosi nelle mani del signore patriarca per servire Cristo, professarono di voler vivere perpetuamente secondo le consuetudini delle regole dei canonici, osservando la castità e l’obbedienza e rifiutando ogni proprietà. Tra loro i primi e i principali furono questi due uomini venerabili, Hugues de Payns e Goffredo di Santo Aldemaro…". Benché
l’ufficializzazione avverrà solo una decina di anni dopo, possiamo prendere tale periodo come quello della nascita dell’Ordine dei Cavalieri Templari. Da quei secoli lontani, con fasi alterne e incostante fortuna, l’Ordine, sfidando i secoli, arriverà fino ai nostri giorni portandosi dietro, come una stella cometa, la lunga scia di leggende, miti e superstizioni. Proprio per sfatarli, affinché la verità trionfi sui pregiudizi e la falsa morale, nasce "I CAVALIERI TEMPLARI. Storia - Segreti - Filosofia - Spiritualità". Questo nuovo libro scritto e curato dal Gran Priore del Priorato di Monaco dell’Ordo Supremo Militari Templi Hierosolimitani, il Maestro Domizio Cipriani, prosegue ed approfondisce alcune tematiche presentate nel volume precedente, "TEMPLAR ORDER", con cui l’autore ha esordito. Nelle nuove pagine, il Cipriani espone un’eccellente sintesi delle più antiche tradizioni, usanze e memorie Templari al fine di smentire le annose e infondate prevenzioni e superstizioni create "ad hoc" e che, di fatto, hanno accompagnato l’Ordine dal momento in cui fu messo al bando nella speranza di relegarlo, attraverso la "damnatio memoriae", nel limbo dell’oblio. Prima di passare alla trattazione vera e propria dei "segreti" custoditi dai Templari, l’autore si premura di far conoscere ai suoi lettori l’immenso amore per il creato, la gratitudine verso il suo Creatore e, di conseguenza, l’attenzione e la cura rivolta a tutti gli esseri viventi in genere e agli umani in particolare, che la conoscenza millenaria dell’antico Ordine trasmette ai suoi affiliati e che dà un senso compiuto alla loro vocazione. La spiritualità che anima ogni Templare, senza distinzione di grado, è, pertanto, una personale scelta di vita fatta non a cuor leggero o per mero esibizionismo e nemmeno per il fascino della gloriosa divisa che indossano, ma alla quale si è giunti attraverso un percorso interiore intenso e travagliato e dopo aver sconfitto l’egoismo ed essersi aperti all’amore nei confronti del prossimo, alla carità e alla misericordia. Far parte dell’Ordine dei Cavalieri del Tempio, oggi come allora "è una Missione Divina" come ribadisce, nella sua nota introduttiva, il Gran Maestro Cipriani, il quale per esplicitare al meglio gli argomenti che tratterà nel volume, aggiunge: "Ho voluto trasmettere il vero motivo che convinse nove nobili a partire nel Medioevo per la Terra Santa, il tutto utilizzando una descrizione ed una forma il più possibile comprensibile anche dal grande pubblico. La lettura non dovrà essere solo sotto il profilo storico bensì sotto il profilo filosofico spirituale fino ad oggi tenuto nascosto."
Il Gran Maestro Cipriani, in modo sereno, ma fermo ed esauriente, respinge al mittente, con ragionamenti ineccepibili e dati di fatto incontestabili, le accuse di stregoneria, magia nera, clandestinità, addirittura di complicità con i nemici, rivolte, da secoli, ai Cavalieri di cui egli è degno rappresentante, celebrandone, allo stesso tempo, la spiritualità e la ricerca continua della gnosi, cioè della conoscenza, e la lotta per la difesa della libertà e dei diritti di ognuno attraverso l’esaltazione degli ideali di solidarietà e fratellanza universale che animano l’Ordine fin dal momento della sua creazione. Sarete dettagliatamente documentati sull’infondatezza delle accuse che da più parti pervengono ai Nostri, sull’adorazione, attraverso atti osceni e indegnità varie, dell’idolo gnostico Bafometto. Alla fine del volume vi accorgerete, non senza meraviglia, di quanta parte abbia avuto l’Ordine Templare nella nascita e progressione scientifica, economica, sociale e culturale dell’attuale civiltà.



Note dell’Autore

Di seguito troverete tutte le ricerche, conoscenze e le esperienze che mi hanno portato a scrivere questo libro per condividere con tutti voi i successi e la gioia della vita; tenendo a precisare che le royalties di questo libro verranno interamente devolute in beneficienza per aiutare i bambini nel mondo con l’Amade Mondiale ed il nostro Ordre des Templiers de Jerusalem - Principauté de Monaco. Ho voluto trasmettere il vero motivo che convinse a partire nove nobili nel Medioevo per la Terra Santa, una missione divina; il tutto utilizzando una descrizione ed una forma il più possibile comprensibile anche dal grande pubblico. La lettura non dovrà essere solo sotto il profilo storico bensì sotto il profilo filosofico spirituale fino ad oggi tenuto nascosto. Essendo lo scopo di tutti i circoli superiori iniziatici, alchemici, spirituali, diffondere il benessere psicofisico proprio ed altrui tramite la ripetizione di salmi e meditazioni, al fine di creare un’eggregore collettivo di compassione e benedizione. I figli della luce che conoscono gli arcani, non li utilizzano per il proprio arricchimento personale, bensì si attivano per aiutare gli altri o per trasmetterlo in via intuitiva. Pertanto lo scopo dei gradi superiori dell’Ordine del Tempio è stato e resterà sempre questo, tutto il resto è aberrazione.



Domizio Cipriani, nato a Milano il 14 luglio 1969, imprenditore e consulente nel Principato di Monaco dal 1996, è autore del libro Templar Order -Il cammino dei Templari La via verso la saggezza, pubblicato in tre lingue da Bastogi libri, le cui royalties verranno interamente devolute in beneficienza per aiutare i bambini nel mondo con l’Amade Mondiale. Sportivo semi-professionista, dall’enduro motociclistico alle arti marziali, laureato in Teologia, ha maturato molte esperienze, avendo avuto l’onore di incontrare molti maestri durante il suo precorso. Gran Priore Magistrale dell’Ordre des Templiers de Jerusalem OSMTH/OSMTJ nel Principato di Monaco, Gran Senechal del Prieuré de Sion Ordre de la Rose Croix Veritas al fianco di autorevoli maestri quali il Conte Dom Fernando de Sousa Fontes, il Conte Jean Pierre Giudicelli de Creissac Bachelerie, Il Dott. Gino Sandri. Membro della Maitrise Solaire della Table Spirituelle, filiation de Arginy. Gran Precettore del Magnum Magisterium del Secretum Templi dell’Ordine del Tempio, la vera accademia esoterica dei Templari e dei Rosa Croce. Da sempre interessato alla vera conoscenza al di là di dogmi e religioni, alla sublimazione del logos, alla vera saggezza trasmessaci dai nostri autorevoli predecessori. Lo scopo di questa esperienza illusoria in questa matrix è quella di evolvere e soprattutto quella di trasmettere questa espansione di coscienza anche agli altri, in maniera semplice ed intuitiva, anche attraverso simboli e rituali di meditazione, l’arte dell’equilibrio umano appunto.

L’adesione all’accademia di studio è accessibile a tutte le persone interessate, gli argomenti ed i programmi di studio sono consultabili sul sito web: www.prieure-de-sion.com; si potrà prendere contatti direttamente con la segreteria generale via email: info@prieure-de-sion.com per qualsiasi chiarimento o delucidazione. L’Ordre des Templiers de Jerusalem, Grand Prieuré Magistral de Monaco, invece organizza cerimonie «Capitoli» a partecipazione aperta a tutti, con lo scopo di raccogliere fondi per aiuti umanitari; tutte le attività possono essere seguite sulla pagina fb: ordredutemplemonaco o sui tutti i social network alla voce: Templar Order World Organisation.



PREFAZIONI

BL’opera che vi accingerete a leggere, rappresenta un piccolo compedio storico-filosofico-letterario-esoterico-teosofico nonché un percorso verso la via dell’illuminazione, che l’autore ha voluto generosamente mostrare affinché in tutti vi possa essere quel risveglio e quella illuminazione tale da condurre tutti ad una crescita interiore e spirituale atta a migliorare il mondo in cui viviamo. Tutta l’opera si pervade della personale crescita dell’autore che, in una sorta di percorso "dantesco" della propria esistenza, è riuscito ad individuare quella illuminazione che lo ha portato a raggiungere l’intima essenza del sé e di ciò che si pone al di fuori del sé, così da poter indicare quel cammino mistico sapienziale che tanto fu importante per i Cavalieri del Tempio ovvero i Templari. Il fascino della suddetta opera è rappresentato infatti dall’intrecciarsi molto intimo tra il percorso di vita dell’autore e la storia, quasi ad indicare che lo spirito che pervase l’antico Ordine cavalleresco, il più potente del tempo, sia sopravvissuto fino ai nostri giorni in quello che è l’Ordine dei Cavalieri Templari del Principato di Monaco, organo ufficialmente riconosciuto dallo stesso Principato oltre che dalla Chiesa Anglicana ed esemplarmente rappresentato nella persona di Sua Eccellenza Gran Priore Magistrale Domizio Cipriani. Dopo una attenta lettura, soffermandovi a riflettere di tanto in tanto, scoprirete alla fine che anche nell’intimo di ciascuno, nei vostri cuori, sventolerà una croce patente rossa in campo nero e bianco, il cosidetto "boucheant", sventolerà con il motto gridato dai Cavalieri:
NON NOBIS DOMINE, NON NOBIS, SED NOMINI TUO DA GLORIAM.

Dott. Edgardo Marziani - Medico Pediatra Chev. Magnus Officialis, Ordre des Templiers de Jerusalem

Domizio Cipriani, vero confratello e autentico Cavaliere dell’epoca odierna, non più stella nascente, ma ormai affermata, nel firmamento templare ed iniziatico internazionale. Domizio è motivo di fiducia nell’avvenire dell’Ordine Templare per Dom Fernando Pinto Pereira de Sousa Fontes, il quale commosso lo accolse nel Marzo 2017, a Porto, per ricevere dalle mani del nostro Grand Sénéchal il conferimento del titolo di "Sénéchal d’honneur" del Priorato di Sion. Questa opera, nasce in un momento particolarmente significativo per l’autore che, oltre ad avere conquistato a buon merito un posto ai vertici del Priorato di Sion, è anche stato designato come successore di Jean Pierre Giudicelli de Cressac-Bachelerie, autore di "Pour la Rose Rouge et la Croix d’Or", reale ed indubbio depositario della conoscenza esoterico-ermetica nell’epoca moderna, una delle uniche autentiche autorità iniziatiche storiche mondiali, attraverso le quali, oggi, è possibile, per le generazioni contemporanee, ereditare il sapere antico e originario dei tempi immemori, attraverso la formazione dei nuovi, legittimi e veri Maestri. Domizio Cipriani è da decenni motivo di grande lustro per l’Ordine Templare del quale è un fiero e stimatissimo rappresentante, avendone detenuto, preservato e messo in sicurezza molti elementi di conoscenza, che grazie a lui sono ancora disponibili per essere conosciuti e studiati.
Le opere di Domizio Cipriani, insieme al suo contributo e ruolo di ogni giorno nel mondo iniziatico, hanno conquistato anche l’attenzione, la stima ed il rispetto del nostro Gran Patriarca, Gino Sandri, ancora ai tempi dell’uscita della prima opera di Domizio, "Templar Order - Il cammino dei Templari - La via verso la saggezza", uno dei grandi testamenti moderni della autentica conoscenza templare. Nella presente opera verrà a riconfermarsi la grande capacità di Domizio Cipriani nel saper presentare la storia con il dovuto rigore e competenza accademici, ma senza che ciò vada a detrimento dell’analisi e dell’esposizione profonda degli elementi esoterici e tradizionali, fornendo così i mezzi idonei ad una ricostruzione storica affidabile dove poter collocare conoscenze che sarebbero andate perdute se non affidate all’eredità iniziatica che, solo per via di una trasmissione attraverso una catena ininterrotta, ha potuto permettere che questo deposito di sapere non andasse mai perso, ma custodito per potere essere tramandato di tempo in tempo e di era in era.

Marco Rigamonti Gran Maestro e Nautonnier Priorato di Sion - Ordre de la Rose-Croix Véritas O.D.L.R.C.V. Autore del Libro: Il Priorato di Sion



 

giovedì 11 gennaio 2018

Spazio nuovi autori: recensione del romanzo "Banali momenti speciali" di Silvia Maira



SCHEDA TECNICA

 
Titolo: Banali momenti speciali
Autore: Silvia Maira
Editore: Genesis Publishing
Pubblicazione: Kindle 3 Agosto 2016 ; cartaceo 8 Agosto 2016
Pagine: 312
 
Valutazione
 
 
 
 
La protagonista è Isabella, una quarantenne di origini siciliane che, dopo vent’anni, fa ritorno nella sua terra natìa, la Sicilia. Qui, ritroverà il suo passato e il suo cuore; i suoi affetti più cari, le persone che più ha amato. E lui, l’amore di tutta una vita: Damiano.
Isabella arriva in Sicilia in un momento in cui il suo matrimonio è in profonda crisi, e forse è proprio il destino a ricondurre Isa lontano, per compiere quel viaggio che la porterà a riscoprire quali siano le sue priorità, ma non solo. Nella casa che eredita dalla nonna, la donna scoprirà qualcosa di sconvolgente che, se da un altro mina la sua già vacillante serenità, dall’altro la porterà a compiere delle scelte importanti, che coinvolgeranno tante persone, prime fra tutte suo marito e i suoi figli... e se stessa.
Quello che ci apprestiamo a compiere attraverso le pagine di “Banali Momenti Speciali” è un viaggio pieno di ricordi. È come se sfogliassimo un album di foto di famiglia, in cui le esperienze del presente si intrecciano ai ricordi del passato. La Isa donna, i suoi sentimenti, i suoi desideri si mescolano a quelli della Isabella adolescente, della ragazza che non ha avuto abbastanza coraggio per prendere l’unica decisione che, forse, avrebbe potuto scrivere un finale diverso alla sua storia. A casa di nonna Isadora, è come se il tempo si fosse fermato. In quelle stanze, tra quei ricordi, è come se ogni oggetto parlasse di lei e di un passato che è pronto a riemergere, con la passione e il dolore che porta con sé.
Isa è ormai una donna adulta, con le responsabilità che comporta l’essere moglie e madre. Ma lontano da casa, immersa nel fiume dei ricordi, la porterà a prendere contatto con la parte più profonda di sé, che aveva seppellito per tanto tempo. Ma troverà il coraggio di lasciarsi andare? Riuscirà a mettere da parte la razionalità che la contraddistingue e che l’ha sempre guidata nelle scelte più importanti, per abbandonarsi all’istinto?
Risultati immagini per banali momenti speciali immagini
 
Credo che ogni donna si possa tranquillamente immedesimare in lei. Nel suo dolore, nel suo vagare senza meta, e non solo metaforicamente. Perché il luogo in cui vuole essere è sempre quello, sempre lo stesso, l’unico posto in cui riesce ad essere veramente se stessa. Lontana dalle regole, lontana dalle convenzioni. Lontana dall’immagine che il suo ruolo le impone.
La sensazione che ho avuto perdendomi tra le pagine di “Banali Momenti Speciali” - soprattutto alcune - è stata quella di poter evadere, con la mente e col cuore. È un po’ come se, attraverso il personaggio di Isa, l’autrice si ponesse da monito, per farci comprendere che è necessario e indispensabile prendere in mano le redini della nostra vita, mettendoci al centro dell’esistenza. Solo così possiamo comprendere quali siano le nostre priorità. E che, una volta per tutte, occorre fare i conti con noi stesse e con gli altri.
Risultati immagini per banali momenti speciali immagini
 
Il passato è ciò che ci forma e che ci permette di essere le donne che siamo oggi, ognuna con il proprio bagaglio di esperienze e di dolori. E di ricordi. Struggenti. Dolci. Dolorosi. Ma che sono impressi sulla nostra anima come tatuaggi indelebili. Perché è solo dai ricordi possiamo costruire il nostro futuro e vivere il nostro presente.
Isa guarda avanti a sé. Non per egoismo, ma per il profondo amore che prova nei confronti di se stessa e di tutte le persone che scopre e riscopre di amare alla follia. È ciò che ogni donna si trova a vivere, prima o poi. È un bilancio inevitabile, per poter andare avanti. È un voler rimettere ogni cosa al suo posto, e assegnare ad ogni persona il giusto ruolo che deve avere nella nostra vita.
 Difficile? Forse.
Indispensabile? Senza dubbio. Perché è il primo dovere che abbiamo nei confronti di noi stesse.
In un groviglio di vicende e di personaggi, Isabella è in assoluto il personaggio che viene meglio caratterizzato, e che compie un vero e proprio percorso di maturazione personale e familiare.
Attraverso il suo personaggio, le donne ne escono vincenti, senza dubbio. Con tutta la forza e la loro fragilità. La loro paura e il loro coraggio. Ma sempre vincenti. Perché riuscire a dare un senso a tutto ciò che è accaduto non può essere altro che una vittoria.   
Silvia Maira è, e rimane una delle mie autrici italiane preferite, in assoluto. I suoi libri sono una garanzia. Il suo stile è fluido e scorrevole. Le vicende sono narrate con una grazia e una delicatezza che la contraddistingue. Ogni volta che mi accingo a leggere uno dei suoi romanzi, mi accade sempre la stessa cosa. È come se tornassi a casa. È strano da spiegare, ma è come se quei personaggi fossero persone reali che prendono vita, pagina dopo pagina. Ed è come se li conoscessi da sempre. E ogni volta che arrivo all’ultima pagina, è come se dovessi salutare delle persone con cui ho riso, pianto, con cui ho condiviso emozioni e tanti…"banali momenti speciali".
Consigliato a tutte le donne che amano se stesse, a tutte le ragazze che si apprestano a divenire donne, a tutte coloro che hanno voglia di attingere un po' di forza e di coraggio da Isabella e dall'autrice Silvia Maira.
Risultati immagini per banali momenti speciali immagini
 
 
RECENSIONE DI GLORIA PIGINO

 
  

Novità in libreria





GENERE GIALLO/THRILLER


Follia maggiore di Alessandro Robecchi


Ghezzi e Carella, Monterossi e Falcone: due coppie di detective e un delitto nella Milano ricca. Tra ironia e amara analisi sociale, un thriller intrecciato con mano sicura da un abile narratore.






Il gioco bugiardo di Ruth Ware

Il messaggio arriva in piena notte. Solo quattro parole: «Ho bisogno di te». Isa prende con sé la figlia e si precipita a Salten, dove aveva trascorso gli anni del liceo che ancora proiettano le loro ombre su di lei. A scuola Isa e le sue tre migliori amiche giocavano al gioco delle bugie: vinceva chi di loro avesse inventato la storia più assurda rendendola credibile agli occhi degli altri. Ora, dopo diciassette anni, un cadavere è stato ritrovato sulla spiaggia, facendo emergere un segreto terribile. Un segreto che costringe Isa a confrontarsi con il proprio passato e con le tre donne che non ha più visto ma che non ha mai dimenticato. Non è un incontro sereno: Salten non è un posto sicuro per loro, non dopo quello che hanno fatto. È ora che le quattro amiche affrontino la verità.

La vedova nera di Daniel Silva

Gabriel Allon, leggendaria spia e capace restauratore, sta per diventare il nuovo capo dell'intelligence israeliana, ma proprio alla vigilia della promozione un sanguinoso attentato dell'Isis nel cuore di Parigi richiede la sua presenza sul campo un'ultima volta: il governo francese è in difficoltà e ha chiesto il suo aiuto per eliminare il responsabile della strage prima che colpisca di nuovo. Si tratta di un terrorista noto come il Saladino, così sfuggente che di lui non si conosce nemmeno la nazionalità. La sua rete di contatti è protetta da un sofisticato sistema di crittografia che gli permette di comunicare in assoluta segretezza, talmente così impenetrabile da non lasciare ad Allon altra scelta che infiltrare un agente in quella che è senza dubbio l'organizzazione più pericolosa che il mondo abbia mai conosciuto. Natalie Mizrahi, medico brillante e donna bellissima, dovrà fingere di essere una cellula dormiente dell'Isis, una bomba a orologeria pronta a esplodere... una vedova nera assetata di sangue. La missione da portare a termine è delicata e pericolosissima, e la porterà dalle irrequiete banlieu parigine all'isola di Santorini e al mondo brutale del nuovo califfato, fino ad arrivare a Washington D.C., dove il Saladino sta organizzando un'apocalittica notte di terrore destinata a cambiare il corso della storia.

Orient di Christopher Bollen


«Segreti, pettegolezzi di provincia, xenofobia gretta, vicinanza a una grande fonte d’acqua e un buon numero di corpi senza vita. Cosa si potrebbe volere di più da un thriller? Ci sono tutti gli ingredienti per sfatare il mito del grande sogno americano.»
The Times
 
Scia di sangue di Karen Slaughter  



Quando il cadavere di un ex poliziotto viene trovato in un cantiere abbandonato di Atlanta, l'agente speciale Will Trent capisce subito che quello potrebbe essere il caso più rischioso di tutta la sua carriera. Una scia di impronte insanguinate rivela che c'era qualcun altro sulla scena del crimine, una donna, ferita, che ha lasciato quel luogo di morte ed è svanita nel nulla. Non solo: quella donna appartiene al suo passato. L'indagine si fa ancora più delicata quando si scopre che il proprietario del cantiere è Marcus Rippy, uno dei personaggi più influenti e chiacchierati della città, una stella del basket con agganci politici e uno stuolo di avvocati pronti a difenderlo anche dalle accuse più infamanti. Come quella di stupro, con cui Will ha tentato invano di incastrarlo qualche tempo prima. Quello che Will deve decifrare è un rompicapo pericoloso, perché ogni rivelazione potrebbe distruggere la sua carriera e le persone a cui tiene. Ma non ha scelta. E quando Sara Linton, il nuovo medico legale del Georgia Bureau of Investigation e sua compagna, gli spiega che la donna scomparsa ha solo poche ore di vita prima di morire dissanguata, sa cosa deve fare.


Morte nel giardino di Socrate di Sascha Berst



Atene, 408 a.C: un giovane campione

olimpionico viene ucciso in circostanze misteriose. Nicomaco, comandante degli arcieri, riceve l'incarico ufficioso di scovare l'assassino prima che la morte del ragazzo - di simpatie anti-democratiche - inneschi una guerra fratricida in seno alla Polis. Le sue indagini si muovono attraverso gli angusti vicoli e le strade maestre della città, dall'Acropoli all'Agorà, allo Strategheion, e lo portano a contatto con figure di spicco come Alcibiade, Socrate, Platone, Ippocrate - che sul corpo del morto farà una terribile scoperta -, Lisia e molti altri. Man mano che avanza nella sua ricerca, però, Nicomaco si ritrova sempre più invischiato in una rete di spionaggio, cospirazione e tradimento che non solo coinvolge l'ambiente politico, ma la sua stessa famiglia. Intanto, il lungo conflitto con Sparta assume connotati impensabili e irreversibili, rivelandosi fatale per tutta la civiltà ellenica. L'Atene classica - con i suoi filosofi e i suoi costumi quotidiani - è lo scenario di un thriller dai ritmi incalzanti, con un protagonista moderno, pieno di contraddizioni: Nicomaco è un uomo in carne e ossa che ha paura e chiede consiglio, si fa corrompere ma si pente, ama sua moglie Aspasia e i loro figli ma soffre anche di gelosia nei confronti del giovane amante Licone. Allo stesso modo, vivi e palpitanti ci appaiono anche i grandi personaggi ai quali Sascha Berst affida alcuni ruoli del racconto, tra i quali il vecchio, leale Socrate e l'ombroso, sfuggente Platone. Insieme, protagonista e comprimari danno vita a un racconto di grande respiro, teso fino alle ultime pagine, quando la verità sulla morte di Periandro si intreccerà a una rocambolesca fuga da Atene e a una drammatica battaglia tra gli esuli ateniesi e l'esercito dei Trenta tiranni.


Respirazione artificiale di Ricardo Piglia

Lo scrittore Emilio Renzi ha svelato nel suo romanzo un segreto di famiglia. Dopo la pubblicazione, riceve una lettera dallo zio, Marcelo Maggi detto "il professore", che a sua volta sta scrivendo un'inchiesta scomoda, a causa della quale teme per la propria vita. Maggi invita Renzi a raggiungerlo per consegnargli l'archivio dei documenti che ha raccolto. Nella lunga notte trascorsa in attesa del professore, Renzi incontra una serie di personaggi memorabili con i cui racconti mette insieme il puzzle della vita e del lavoro di Maggi. Respirazione artificiale è un libro di culto, uno dei pochi grandi capolavori pubblicati in Argentina durante gli anni della dittatura, di cui il genio di Ricardo Piglia costruisce una potente metafora celandola sotto il velo del romanzo poliziesco e della storia familiare.

Schiavo della sua libertà di Tommaso Bucciarelli



Luca è un ragazzo che sperimenta per la prima volta la prostituzione, ma subito

dopo il primo incontro con una donna, questa viene misteriosamente uccisa. Il protettore della ragazza è Fausto, personaggio esaltato da se stesso. Alcuni anni dopo, le ricerche sull'assassinio vengono abbandonate e l'unica che prosegue le indagini è il vice commissario Roberta. Luca nel frattempo diviene amico di Lucio, un pensionato che tenterà di orientarlo nella comprensione dell'amore.



Stockholm Confidential di Hanna Lindberg

Solveig Berg è la più promettente giornalista d'inchiesta di Stoccolma: la città non ha segreti per lei. Ma basta un solo passo falso perché la sua carriera scivoli inesorabilmente verso il baratro. In un battito di ciglia, non le rimane che il suo blog, Stockholm Confidential, e qualche aggancio col jet set che ancora le permette di intrufolarsi negli eventi che contano. È così che inciampa in quello che potrebbe essere lo scoop della sua vita... ma anche il gioco più pericoloso e letale che abbia mai affrontato. Il party è di quelli che non si dimenticano, per il semplice fatto che a organizzarlo è Lennie Lee, fotografo di moda e proprietario di una rivista scandalistica. Lennie ama la bella vita e adora circondarsi di modelle. Ma quando la top model Jennifer Leone viene trovata morta in circostanze sospette, Lennie si trova a dover escogitare di tutto pur di stare a galla in acque sempre più buie e pericolose. Anche perché c'è una testimone, proprio Solveig, che ha visto come sono andate veramente le cose. E Solveig non ha intenzione di andare dalla polizia, no: lei vuole usare ciò che sa per realizzare lo scoop della sua vita. Anche a costo di metterla a repentaglio, quella vita...


ROMANZI ROSA/ROMANTIC/NARRATIVA


Il ricordo di Vina Jackson

Il desiderio ha molte più sfumature del grigioIn psichiatria si parla di cinque fasi del dolore: negazione, rabbia, patteggiamento, depressione e accettazione. Quando Dominik è morto, non ho attraversato nessuna di queste. Inizialmente ero sotto shock, ma poi ho capito che la sola cosa che avrei potuto fare era sentire la sua mancanza, ancora e ancora. Desiderare la sua presenza, le sue parole, il familiare tepore del suo corpo nel letto accanto a me quando mi svegliavo nelle fredde mattine invernali e tutti i modi in cui faceva l’amore: la foga con cui mi possedeva e il modo in cui ha lasciato che mi aprissi a lui e ai suoi desideri come non avevo mai fatto con nessun altro uomo. Quella che sto per raccontarvi è la nostra calda, felice, dolorosa storia. 

Le assaggiatrici di Rosella Postorino


La prima volta che entra nella stanza in cui consumerà i prossimi pasti, Rosa Sauer è affamata. "Da anni avevamo fame e paura", dice. Con lei ci sono altre nove donne di Gross-Partsch, un villaggio vicino alla Tana del Lupo, il quartier generale di Hitler nascosto nella foresta. È l'autunno del '43, Rosa è appena arrivata da Berlino per sfuggire ai bombardamenti ed è ospite dei suoceri mentre Gregor, suo marito, combatte sul fronte russo. Quando le SS ordinano: "Mangiate", davanti al piatto traboccante è la fame ad avere la meglio; subito dopo, però, prevale la paura: le assaggiatrici devono restare un'ora sotto osservazione, affinché le guardie si accertino che il cibo da servire al Führer non sia avvelenato. Nell'ambiente chiuso della mensa forzata, fra le giovani donne s'intrecciano alleanze, amicizie e rivalità sotterranee. Per le altre Rosa è la straniera: le è difficile ottenere benevolenza, eppure si sorprende a cercarla. Specialmente con Elfriede, la ragazza che si mostra più ostile, la più carismatica. Poi, nella primavera del '44, in caserma arriva il tenente Ziegler e instaura un clima di terrore. Mentre su tutti - come una sorta di divinità che non compare mai - incombe il Führer, fra Ziegler e Rosa si crea un legame inaudito.

La felicità arriva quando scegli di cambiare vita di Raphaelle Giordano


Per il manager Maximilien Vogue la giornata è iniziata con il piede sbagliato. Sta di nuovo litigando con la bella Julie che ora, stanca delle continue discussioni, gli porge un volantino con la presentazione di un corso quanto mai insolito. Un corso tenuto da una donna altrettanto stravagante. Si chiama Romane e di professione combatte l'arroganza sempre più diffusa. È convinta che il mondo sarebbe un posto migliore se tutti praticassimo la gentilezza. Lei sa come insegnarla e offre un biglietto di sola andata per la felicità a chi sceglie di mettersi in gioco. Da buono scettico, Maximilien non crede a una sola parola. Ma poi, un po' per gioco un po' per curiosità, decide di iscriversi al corso. Dapprima i consigli di Romane gli sembrano semplici e banali. Eppure, a poco a poco, si accorge che dentro di lui qualcosa sta cambiando. Scopre che basta un piccolo gesto, ogni giorno, per ritrovare il piacere della condivisione e la bellezza della quotidianità: al mattino dedicare almeno un'ora a prendersi cura di un fiore o di un animale domestico; annotare quanti «grazie» riusciamo a dire prima di andare a letto; imparare a riconoscere e accettare gli errori commessi durante la giornata. E si rende conto che non c'è niente di meglio che trascorrere del tempo con gli amici e riprendere la buona vecchia abitudine di stringere la mano per ritrovare rapporti autentici e duraturi. Perché è solo mostrando il nostro lato più sensibile e attento alle esigenze degli altri che possiamo cambiare la nostra vita e raggiungere la felicità. Quella vera che, una volta trovata, non si può più smarrire.


L'uomo duplicato di Josè Saramago

Protagonista del romanzo è un professore di Storia di scuola media dal nome altisonante, Tertuliano Màximo Afonso. Separato dalla moglie senza ricordare né perché si è sposato né perché ha divorziato, ha difficoltà nelle relazioni col prossimo e si può definire un depresso. Conduce una vita solitaria e noiosa, fino al giorno in cui non fa una scoperta sensazionale: dietro consiglio di un collega, noleggia una commedia leggera in videocassetta ed eccolo faccia a faccia con una comparsa che, ben più che somigliargli, è lui. Un autentico doppio, la cui esistenza travolge quella di Tertuliano, che da quel momento farà di tutto per scoprire chi sia quell'attore, cosa faccia, che storia abbia, e si immerge così in un'inquietante realtà parallela, ricca di suspense e di spunti di riflessione sull'identità.


La pigrizia del cuore di Rossella Tempesta

Stella è una donna bella e impegnata. Avvocato esperto nelle cause di lavoro, è separata e madre di una sveglia ragazzina di tredici anni. Stella ha lottato per farsi strada nella vita, innanzitutto perché le fossero riconosciuti meriti e pregi aldilà dell'avvenenza fisica. Conosce bene il sistema giudiziario e, dall'interno, si oppone a contraddizioni e storture: per lei contano ì motivi, non solo gli interessi. Figura forte e fragile insieme, riscopre se stessa durante una vacanza sui monti della Majella, rispecchiandosi nel profilo dolente e romantico della dolce Angelina, vissuta cent'anni prima nel palazzo-castello al centro dì un paese dell'Abruzzo. Le storie delle due protagoniste s'incontrano e si fondono, tra immaginazione e realtà, nel tumulto di una passione bruciata e di un sentimento nuovo, autentico, che per farsi strada ha bisogno di più coraggio. Al suo esordio con il genere romanzo, la poetessa Rossella Tempesta con lo stile che le è proprio fa dono ai lettori di un racconto struggente, scandito da lunghe attese, silenzi eloquenti, desideri velati, sentimenti urgenti, popolato da personaggi femminili lirici e maschili ben delineati. Senza tacere sulle violenze di cui sono vittime molte donne, ieri come oggi.

Numero undici di Jonathan Coe                              

L'undicesimo romanzo di Jonathan Coe è una storia dei nostri tempi: dal suicidio di David Kelly, lo scienziato britannico che aveva rivelato le bugie sulla guerra in Iraq, agli anni austeri della Gran Bretagna che conosciamo oggi. È un romanzo su quell'infinità di piccole connessioni tra la sfera pubblica e quella privata, e su come queste connessioni finiscano per toccarci, tutti. È un romanzo sui lasciti della guerra e sulla fine dell'innocenza. È un romanzo su come spettacolo e politica si disputino la nostra attenzione, e su come alla fine probabilmente è lo spettacolo ad avere la meglio. È un romanzo su come 140 caratteri possono fare di tutti noi degli zimbelli. È un romanzo su cosa significhi vivere in una città dove i banchieri hanno bisogno di cinema nelle loro cantine e altri di banche del cibo all'angolo della strada. È un romanzo in cui Coe sfodera tutta la sua ingegnosità, il suo acuto senso della satira e la sua capacità di osservazione per mostrarci, come in uno specchio, il nuovo, assurdo e inquietante mondo in cui viviamo.


L'ombra degli Havilland di Joyce Maynard


Reduce da una condanna per guida in stato d'ebbrezza che potrebbe costarle l'affidamento del figlio Ollie, Helen sta attraversando un momento difficile, e l'amicizia di Ava e Swift Havilland sembra l'unica ancora di salvezza. In breve tempo quella coppia di ricchi filantropi diventa il centro della sua vita: li aiuta con l'associazione non profit che hanno fondato, partecipa alla brillante vita sociale che conducono, condivide con loro pasti e confidenze. Abbagliata dal fascino dei nuovi amici, che le fanno balenare davanti agli occhi la possibilità di sfruttare la loro influenza per vincere la battaglia legale per l'affidamento, inizia persino a sognare un futuro in cui lei e Ollie saranno di nuovo insieme. E quando incontra Elliot, un simpatico commercialista di cui potrebbe innamorarsi e che però loro disapprovano, non esita a mettere in discussione se stessa e la propria capacità di giudizio. Ma nel momento in cui Ollie diventa il testimone scomodo di un incidente che coinvolge Swift, quella facciata scintillante inizia a sgretolarsi.


Il tempo di Andrea di Maria Rosaria Valentini

Andrea non parla, e nessuno conosce la sua identità. Si ritrova apparentemente senza memoria in un letto di ospedale, e solo a lui è affidata la ricostruzione di una vita. Sembra nascondere una fuga da amori scomparsi e tuttavia inestirpabili, ed è segnato da un dolore che non riesce a condividere. In balia del presente, di infermieri e dottori, circondato da pazienti smarriti e silenziosi, fatica a riprendersi la sua esistenza. Non parla, ma in realtà non fa che chiacchierare e interloquire con se stesso. I medici lo studiano, lui studia i medici che non si sono accorti che sta guarendo. Non vuole che lo sappiano, si sente abbandonato nella sua stanza, e soprattutto si chiede: ma com'è possibile che nessuno sia riuscito a risalire a lui, che nessuno abbia scoperto che si chiama Andrea, che ha avuto una moglie, una figlia, un lavoro...? II passato riaffiora attraverso la faticosa memoria delle persone care, delle quali annota ricordi e frammenti di vita, scrivendo di nascosto e continuamente occultando queste sue confessioni. E sempre sul punto di raccontare tutto ai medici, e sempre procrastina la sua rivelazione. Dalle parole non dette ma pensate scaturiscono storie, personaggi, situazioni, si va formando la strada che lo riporterà lentamente al presente, che potrebbe farlo ritornare a casa. Nella sua mente è come un teatro di carne e di ombra, c'è l'ex moglie Ernestina, con la quale ha avuto una separazione più intensa di un'amputazione fisica. Poi la figlia, alla quale non riesce a rinunciare, e il padre Leandro, e un'emozione di costante nostalgia per la madre Magnifica, custode dei racconti di famiglia, e per la portinaia Zaira, con la quale ha condiviso tanti segreti. Le loro vicende, l'ascesa di Andrea verso la consapevolezza, diventano materia di avventura e di ricerca.

La natura esposta di Erri De Luca


Un uomo di molti mestieri è incaricato di un delicato restauro. La statua del crocifisso contiene segreti che si rivelano solo al tatto. Bisogna risalire a diverse nudità per eseguire. C'entra una città di mare e un villaggio di confine, un amore d'azzardo e una volontà di imitazione.



Il giardino di Amelia di Marcela Serrano

Cile, anni ottanta, sotto la dittatura del generale Pinochet. Un giovane sovversivo, Miguel Flores, sospettato di svolgere attività rivoluzionarie, viene mandato al confino in un paese nei pressi di una grande tenuta, La Novena, di proprietà di una ricca latifondista, Amelia. Tra i due, dopo un'iniziale diffidenza, nasce un profondo legame, arricchito dal gusto per la lettura. Amelia è una signora avanti negli anni, vedova con figli, molto colta, che ha molto viaggiato ed è stata traduttrice. La sua mentore è stata una cugina, Sybil, che abita a Londra e lavora in una grande casa editrice. La vita scorre tranquilla, Amelia e Miguel conversano, meditano sul loro presente, sulla vita, sui libri; il legame si fa sempre più stretto, lui va a vivere da lei, finché una notte arrivano i militari a dargli la caccia perché sono state scoperte delle armi sepolte nella tenuta. Miguel riesce a fuggire, Amelia invece viene catturata, torturata e solo quando è riconosciuta estranea ai fatti viene rilasciata. Molti anni dopo Miguel, malgrado si sia rifatto una vita in Europa, rimane ossessionato dai ricordi e tramite Sybil viene a sapere cosa è successo ad Amelia dopo la sua fuga. Gettato nel più totale sconforto, capisce che l'unica chiave per superare i suoi sensi di colpa è tornare in Cile e affrontare il proprio passato.

In bulimia di te di Edoardo Micillo


Un uomo, alla soglia dell'età in cui si fanno i primi resoconti della vita, scorge casualmente, nell'immenso disordine della propria scrivania, i suoi vecchi carboncini colorati e alcuni suoi passati disegni: pochi fogli, piccoli ed antichi oggetti, sufficienti a rievocare vecchie passioni e a ricordare tutti i suoi sogni rimandati, traditi. Sarebbe bastato quello per rimettere in discussione una vita agiata, di successo, una famiglia tranquilla, un'esistenza senza problemi apparenti. Un fuoco si riaccende. Prese dunque una pausa lavorativa e partì, portando con sé soltanto le sue matite colorate e tanti fogli bianchi da riempire. E nella magica e suggestiva atmosfera di una piccola isola del Tirreno incontra Cecilia, giovane donna, affascinante ed evanescente, che lo accompagna verso un nuovo ed incredibile destino.

Solo perchè ti senti bene di Salvatore Gagliarde


Nick si muove disinvolto e sicuro nell'effimera vita notturna tra feste, club, alcol e amici, collezionando conquiste. Una spirale da cui si allontana per un lavoro all'estero dove incontrerà una donna che sembra conoscere le regole del suo gioco, che userà a proprio vantaggio. Il protagonista precipiterà così in un vuoto dal quale tenterà di uscire cercando in sé le proprie inconfessate risposte.

Maison Du Monde di Massimiliano Agarico                              

Due storie ambientate tra Barcellona e Tossa de Mar, racchiuse in un unico racconto con un doppio filo conduttore: i sogni e la locanda "Maison du Monde". Sogni vissuti come fuga dalla realtà, che lentamente si trasformano in incubi e poi tornano ad avvolgere il cuore come racconti incantati. Il primo Percorso è la storia di Santiago, un uomo divenuto potente e cinico a causa di un passato infelice e segnato dalla violenza. Il secondo Percorso riguarda Samir, uno scrittore di racconti horror colpito dagli eccessi del successo e da tragedie familiari che lo hanno inseguito fin dalla giovinezza. Punto in comune fra i due la locanda Maison du Monde, crocevia immaginario attraverso il quale tutti i personaggi sono costretti a passare: per fare i conti con il passato, liberarsi da insopportabili pesi sul cuore, raccontare la verità un'ultima volta, tutta d'un fiato.

Recensione del romanzo "Le tentazioni della figlia di un duca" di Samantha Holt

Le tentazioni della figlia di un duca di   Samantha Holt Scheda tecnica Titolo:   Le tentazioni della figlia di un duca Autore :  Samantha H...